Scopriamo insieme luci e ombre del nuovo mondo digitale.

Metaverso: una bolla o un’opportunità?

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Metaverso è uno spazio virtuale 3D immersivo che simula uno scenario fisico, popolato da luoghi (terreni, edifici…) e oggetti (macchine, accessori…) in cui gli utenti, attraverso una propria immagine digitale chiamata avatar, interagiscono fra loro e stabiliscono relazioni personali e di business.

Si tratta di uno spazio che vorrebbe assumere la struttura di un vero e proprio universo digitale parallelo a quello fisico.

Molte aziende vogliono essere presenti nel Metaverso. Perché?

Perché lì è possibile vendere, promuovere il brand, lanciare campagne di nuovi prodotti, fare formazione…tutto in modo virtuale.

I settori più attivi sono:

  1. Entertainment&Gaming
  2. Fashion e lusso
  3. Food&Beverage
  4. Formazione e istruzione
  5. Arte, Teatro, Architettura e Design
  6. Scienze sociali, marketing, comunicazione
  7. Turismo sintetico
  8. Ufficio virtuale e Smart Wor- king
  9. Virtual real estate

Come si entra?

Non servono competenze speciali, ma solo alcuni strumenti:
1. un computer/smartphone
2. una connessione internet
3. un account su piattaforme del mondo virtuale Metaverso
4. un visore di realtà virtuale (se si vuole rendere l’esperienza più immersiva)

Già oggi esistono numerose piattaforme immersive basate sulla VR.
In Decentraland si possono acquistare case, terreni, parchi, pagando tramite criptovaluta.
Su Sandbox (partner di Meta), si scambiano criptovalute per acquistare beni virtuali.
Con Stageverse si può assistere a mostre, musei e concerti attraverso video 3D.
Horizon Worlds di Meta (già attivo in USA e Canada) spazia tra social sicuro, gaming e costruzione di mondi.
Esistono poi piattaforme specifiche di gaming, come Epic Games e Roblox.

Ma quali sono i gap del Metaverso ad oggi?

1. Tutte queste funzionalità sono isolate fra loro e non compatibili tecnologicamente.
Un utente/avatar non può passare da uno spazio virtuale all’altro mantenendo la propria identità e i propri asset acquisiti.

2. Se poi, come molti sostengono, si dovrà indossare un casco VR per entrare nel Metaverso, questo produrrebbe un estraniamento dalla realtà fisica molto preoccupante dal punto di vista della salute fisica e mentale.
Invece che la Realtà Virtuale (VR) potrebbe risultare più efficace utilizzare la Realtà Aumentata (AR): in questo modo alcuni elementi virtuali si aggiungerebbero alla realtà fisica, arricchendola e integrandola, senza però sostituirsi ad essa.

Quindi ha senso investire nel Metaverso?

Forse un giorno passeremo più tempo nel Metaverso che nell’universo fisico, ma nel mentre occorre prestare molta attenzione.
1. Innanzitutto, non esiste una legislazione chiara. Quando compriamo un asset virtuale nel Metaverso, cosa stiamo comprando esattamente, a cosa abbiamo diritto e chi garantisce questo diritto?
Una possibile risposta è garantire la proprietà degli asset tramite la tecnologia blockchain e l’uso degli NFT (non fungibile token). Questo è infatti uno degli aspetti tecnologici che vedrà il maggiore sviluppo nel prossimo futuro.

2. E poi il mercato è pronto a questo cambiamento? Se ricordate anche l’esperimento Secondlife è stato un flop…

3. Infine riflettiamo sulla personalità del nostro avatar. Come il suo utilizzo cambierà il nostro modo di percepire il mondo e le nostre relazioni nella vita reale?

In conclusione, il mondo del Metaverso guida prospettive di business e di innovazione tecnologica di enorme interesse, ma porta anche con sé rischi economici e sociali che non devono essere trascurati.

Di sicuro siamo solo all’inizio di un percorso di cui è ancora difficile intravedere l’evoluzione.

Come sta approcciando la sua agenzia creativa questa nuova sfida?

Prima di tutto con l’informazione e la formazione.
Per essere efficaci in comunicazione bisogna conoscere lo strumento su cui si è presenti e il suo linguaggio, solo così il messaggio può arrivare forte e chiaro a chi interagisce con esso. Stiamo leggendo, seguendo webinar, sperimentando.

Con Wine Vision, per esempio, la nostra business unit specializzata nel vino, abbiamo partecipato a Vinophila, l’expo virtuale nel primo Metaverso dedicato al mondo del wine&spirits portando una case history di realtà aumentata che abbiamo sviluppato per un’azienda vitivinicola.

Siamo appassionati alle novità da sempre. Per questo, anche ora, ci stiamo preparando per cogliere, insieme ai nostri clienti, tutte le potenzialità di questo straordinario mondo della comunicazione.

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