(e.a). Mentre l’e-commerce cresce a vista d’occhio, molti negozi chiudono bottega: è la fine dei retailer (tradotto significa vendita o commercio al dettaglio) tradizionali? La risposta è ovviamente no. Tutto sta nel vedere l’innovazione tecnologica non come una minaccia, ma come un’opportunità da cogliere e dalla quale trarre benefici. È proprio grazie al digitale, infatti, che il negozio fisico può reinventarsi attraverso una radicale trasformazione: non più semplici punti d’acquisto, ma luoghi di relazione reciproca con i clienti, per un nuovo concetto di customer experience.
In uno scenario in cui il “retail del futuro” è già presente, i negozi cambiano pelle e ampliano il loro perimetro d’azione, integrandosi con gli altri punti di contatto in un’ottica pluricanale. In altre parole, devono curare il rapporto con i consumatori (anche perché ci sono esperienze che solo il commerciante fisico può offrire) e, al tempo stesso, potenziare la propria presenza nei canali online, dove gli utenti si aspettano di trovarli.
A fare da apripista sono stati i grandi colossi come Amazon, che nel 2108, negli Stati Uniti, ha inaugurato il primo e innovativo cashless store. Si tratta di alcuni mini-market con il marchio «Amazon Go», affiancati da supermercati più grandi chiamati «Amazon Go Grocery»: qui, grazie alla combinazione di più tecnologie (Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Internet of Things), il cliente può uscire dallo store senza passare dalla cassa, poiché i prodotti presi dagli scaffali sono aggiunti in un carrello virtuale e l’importo della spesa viene addebitato, tramite App, automaticamente, sul conto Amazon dell’utente all’uscita dal negozio.
In Italia il Retail 4.0 ha come epicentro Milano, dove nel 2018 sono sbarcati molti retailer internazionali come Nba, che ha inaugurato in Piazza San Babila il suo primo store europeo. Starbucks ha invece aperto in Piazza Cordusio un vero e proprio tempio del caffè e la catena di fast food Five Guys ha trovato casa in Corso Vittorio Emanuele II. Aperture che hanno reso il capoluogo lombardo una sorta di cantiere a cielo aperto di sperimentazione, dove innovazione tecnologica e sistemi di vendita tradizionale si fondono offrendo nuovi servizi e nuove esperienze di acquisto, trasformando i negozi in spazi che evolvono e danno nuovi stimoli a un consumatore sempre più esigente e complesso.
