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Il risotto “Vecchia Lodi” con il vino “Corte del Lupo”

Stefano Scolari, cuoco e figlio d’arte. Il Bianco ottenuto da uve di 12 vigneti

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Sì, indubbiamente, il ristorante “Antica Osteria del Cerreto”, grazie al cuoco – imprenditore (oste moderno) Stefano Scolari, figlio d’arte, di Abbadia del Cerreto, in provincia di Lodi, ma a pochi metri da quella di Cremona, ecco, oggi è tra i più ricercati, con gente che arriva da ogni parte dell’Italia del Nord. Stefano, deus ex machina del locale e ambasciatore della cucina lodigiana, beh, tra le altre cose, è famoso per il suo mistico Risotto “Vecchia Lodi“ con zafferano, ragù di salsiccia, pancetta e raspadura “Bella Lodi”. E il piatto va alla grandissima e abbinato al vino, sorprendente bianco fermo (Chardonnay, Pinot Bianco) di Franciacorta: cantina Cà del Bosco, “Corte del Lupo Bianco”, entusiasma. Sì, letteralmente, questa accoppiata: degustare per credere!

Particolare non indifferente: il “Corte del Lupo” (mistica la versione in Rosso) si ottiene dalle uve provenienti da 12 vigneti che, per esposizione, cloni ed età garantiscono il potenziale in ampiezza e integrità, appunto di un vino bianco in stile Ca’ del Bosco. Un binomio perfetto: la fragranza del frutto dello Chardonnay e l’eleganza del Pinot Bianco. Nel rispetto del Metodo Ca’ del Bosco le uve, raccolte a mano in piccole cassette, vengono prontamente codificate e raffreddate in celle frigorifere. Ogni grappolo viene selezionato da occhi e mani esperte, per poi beneficiare della nostra esclusiva “spa del grappolo”.

Un particolare sistema di lavaggio e idromassaggio dei grappoli, tramite tre vasche di ammollo e un sistema per la completa asciugatura. Solo il mosto migliore di prima frazione dà origine al vino, vinificato per circa 1/4 in piccole botti di rovere utilizzate l’anno prima per lo Chardonnay. La restante quota è vinificatain tini d’acciaio.

Le due frazioni, dopo 8 mesi di affinamento sui propri lieviti, senza fermentazione malolattica, si assemblano; a seguire il vino viene imbottigliato per gravità, in modo naturale. Grazie a innovativi rubinetti “a cannula lunga”, il vino risale dal fondo della bottiglia senza laminare, senza scuotimenti e non subisce alcun shock ossidativo. Nessuna aggiunta di solfiti in questa fase, a garanzia di integrità e salubrità. Infine ogni bottiglia confezionata viene marcata in modo univoco, per garantirne la tracciabilità. Attento al territorio, Stefano Scolari ha inoltre lanciato una sinergia con l’imprenditore cremasco Ruben Tomella, vale a dire colui che ha inventato gli orologi, famosi in tutto il mondo, Gagà. Ebbene, all’Osteria del Cerreto, sono infatti arrivati i piatti artistici (Pisati Ceramiche Lodi), “pensati” da Stefano, “disegnati” coi famosi quadranti Gagà, da Ruben: Chapeau!

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