Event- Promosso il “saper fare” industriale cremasco

BEAUTY EN ROSE

I numeri della prima edizione dei “Crema Beauty Days”: pubblico di 20mila persone
per un giro d’affari di 200mila euro circa, 72 negozi aderenti e 50 corner allestiti

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Se la Lombardia è la regione italiana con la più alta vocazione produttiva del sistema cosmetico industriale italiano, con un fatturato di 9,1 miliardi di euro, Crema è al centro di questa Cosmetic Valley del contoterzismo che realizza i prodotti make-up che vengono venduti ai grandi brand della cosmesi mondiale.

E la città – insieme al suo territorio – ha voluto ribadirlo con un evento che si ripeterà negli anni: i Crema Beauty Days, che si sono svolti dal 26 al 29 settembre scorso. Buona la prima. Ci sono stati un grande entusiasmo e una folta partecipazione di pubblico. Le stime parlano di 20mila persone circa in due giorni per un giro d’affari di quasi 200mila euro. Che aumenteranno nei prossimi anni, quando il meccanismo della manifestazione sarà meglio oliato. Quest’anno la città è arrivata a mettere in campo le molteplici iniziative con il fiatone a causa di alcuni stop and go vissuti nei primi mesi dell’anno. Non tutti, infatti, pensavano a un simile successo. Molti sono rimasti ai lati a guardare che cosa sarebbe successo.

Invece la risposta all’iniziativa è stata subito positiva. I 72 negozi aderenti ai «Beauty Days» si sono tinti di rosa (questo è stato il colore scelto per il concept comunicativo dell’evento) e i portici del municipio si sono trasformati in veri e propri saloni di bellezza. Si sono formate, infatti, lunghe file di cremaschi e di visitatori, soprattutto giovani, davanti ai 50 corner allestiti per farsi truccare (make-up), farsi le unghie (nails) o per un’acconciatura (hairstyle) alla moda.

I giovani appunto. Sono questi protagonisti della Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) il vero motore del settore della bellezza per disponibilità economica, valori di sostenibilità e presenza nel mondo del digitale. Skin care, make-up, oral care, bath&shower, fragance, hair care non sono solo alcuni tra gli hashtag più popolari su TikTok e Instagram, ma anche le keyword di un’economia in forte espansione. Nel 2023 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024, che vedranno il fatturato oltrepassare i 16,6 miliardi di euro (+9,8% sul 2023).

Ecco perché i Beauty Days rappresentano per Crema – al centro di un “Quadrilatero” dove si produce il 67% del make-up mondiale – «un’occasione unica per incrementare l’attrattività territoriale e per promuovere con orgoglio il “saper fare” industriale cremasco, in particolare nel settore della cosmetica, un patrimonio di competenze e professionalità che tante famiglie e lavoratori del nostro territorio hanno acquisito nel tempo», come ha voluto sottolineare il sindaco della città, Fabio Bergamaschi.

La cosmesi fa bene alle imprese cremasche, che nel tempo sono diventate sinonimo di qualità, innovazione, sostenibilità e capacità artigianali, come ha riferito Silvia Di Dominicis, direttore generale di Cosmetica Italia. I numeri della cosmesi cremasca – per fornire altri dati – parlano di 235 milioni di fatturato export nei primi sei mesi dell’anno; e, quindi, si prevede che questo numero aumenterà a mezzo miliardo per fine anno.

Per quando riguarda le esportazioni, cioè il 44% del fatturato del settore, le stime segnalano un andamento in continua crescita grazie agli ottimi rapporti con i mercati internazionali, soprattutto con gli Stati Uniti, poi Francia e Germania. Un exploit del business che molti hanno voluto vedere da vicino: infatti, sono stati oltre 500 i partecipanti alle visite nelle aziende di cosmetica del territorio che hanno aperto le loro porte a chi voleva guardare dall’interno come si progettano nei laboratori, e poi si producono e si confezionano i cosmetici, tradizionali e nuovi.

«Il successo dei tour aziendali è la dimostrazione dell’attenzione del pubblico nei confronti di un reparto d’eccellenza per Crema», ha sottolineato Renato Ancorotti, presidente di Ancorotti Cosmetics e principale azionista della Ancorotti Perfumes. Ma per mantenere alto questo livelli di eccellenza serve continuare nella formazione. È incessante, infatti, la richiesta di tecnici e di sales specialist. Crema vanta già un ITS Academy per formare i nuovi addetti del settore.

E sempre le imprese sono state protagoniste durante i giorni dell’iniziativa cremasca delle «Skill for the future», la manifestazione dedicata al lavoro, alla formazione e all’orientamento dei giovani. Un incontro fruttuoso tra aziende e ragazzi; un vero e proprio recruitment perché il mondo della cosmesi “made in Crema” ha messo a disposizione 200 nuovi posti di lavoro. E alta è stata la partecipazione di studenti delle superiori, ma anche di quelli che stanno affrontando i percorsi di formazione post diploma oppure iscritti all’università.

Non bisogna dimenticare che le aziende di cosmetica danno lavoro in Italia a 160mila addetti nella catena che va dalla produzione alla distribuzione, ma il numero dei lavoratori sale a 390mila se si includono anche i canali professionali di estetica e acconciatura.

E sempre al Sant’Agostino si è parlato di «Medicina estetica», ma anche della filiera cosmetica verso la transizione verde. Un tema di grande attualità perché il 37% dei consumatori ricerca i prodotti con il packaging eco-friendly, il 41% evita il più possibile l’uso della plastica, il 42% pagherebbe anche un “premium price” per prodotti eco sostenibili e il 44% si informa se la merce che sta per acquistare è stata prodotta eticamente.

Quando lo incontriamo, il sindaco Fabio Bergamaschi sta ancora smaltendo l’adrenalina in corpo per il grande successo della prima edizione di «Crema Beauty Days», ma è già proiettato alla prossima edizione del 2025. «Così come la stanno già programmando i 120 sostenitori e i 21 sponsor, tra cui 16 aziende cosmetiche, dell’evento di oggi. Abbiamo, innanzitutto, fatto un salto di scala come riferimento essendoci affiancati alla Milano Beauty Week: anche i rapporti istituzionali con il capoluogo lombardo sono diventati più profondi».

Altri motivi di soddisfazione? «Sono state giornate che hanno stimolato il senso di appartenenza a Crema e al suo territorio: ne sono stati visibile testimonianza la grande partecipazione della gente e gli stickers rosa incollati sulle vetrina di numerosi negozi». In futuro? «Più stand, più coinvolgimento di altre aree della città, maggiore capacità di interessare i media nazionali al nostro evento».

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