Il Cluster della Cosmesi Cremasca (già riconosciuto dal Pirellone, prenderà il nome di “Lombardy Cosmetic Cluster – technologies for beauty”) avrà la sua consacrazione (se verrà mantenuta la promessa fatta da Alessandro Fermi, assessore alla Ricerca e Innovazione di regione Lombardia, di «avviarlo entro l’estate») nel “Crema Beauty Days”, manifestazione che si terrà in città dal 27 al 29 settembre con un’anteprima il 26 settembre con la settima edizione dell’“Innovation Day” organizzata dal Polo della cosmesi.
Questa grande opportunità è stata presentata il 3 giugno nella sala dei Ricevimenti del Comune dove è stato firmato il protocollo tra i protagonisti dell’iniziativa. Per capire di che cosa si tratta, andiamo a vedere quali sono state le parole chiave.
Reputation. «Con il riconoscimento del Cluster e la funzionalità degli ITS (“gli studenti dei primi corsi sono tutti già occupati”) siamo nel pieno della reputation internazionale che è in continua crescita» ha detto il senatore Renato Ancorotti.
Spin off di Milano. “Crema Beauty Days” sarà inserita nella “Milano Beauty Week”; «una potente cassa di risonanza anche per Crema» ha ribadito il sindaco Fabio Bergamaschi. Che ci sia un filo diretto tra Milano e Crema lo ha messo in rilevo anche Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo economico e alle Politiche del lavoro del Comune di Milano: «Il settore della cosmesi conta oltre 400mila dipendenti. La “Milano Beauty Week” è stata utile per Milano stessa, ma finora non ha aiutato i territori vicini. Adesso è arrivato il momento di farlo. Milano vincerà la strada della crescita alleandosi con altre realtà lombarde».
Concetti ribaditi anche dal sindaco di Crema: «Legandoci alla Milano Beauty Week avremo un palcoscenico internazionale che potrà anche attrarre sul territorio ulteriori visitatori e un domani forse investitori. È anche una grande occasione per stringere nuove alleanze nella programmazione territoriale».
Fare squadra. Lo ha sottolineato il sindaco di Lodi, Andrea Furegato. «I Comuni devono lavorare insieme superando i loro confini. Crema ha fatto un bel lavoro. Lo vogliamo fare anche noi lodigiani camminando insieme ai cremaschi sulla stessa strada».
Un potente traino. È quello di Regione Lombardia che sta dimostrando un crescente interesse nei confronti del comparto della cosmesi cremasca. Lo aveva rimarcato Alessandro Fermi, assessore regionale all’Innovazione, Ricerca e Università: «Quello cremasco è un cluster che ha già tutti i requisiti. Ed essere riconosciuti come cluster significa avere certificata la filiera e poter sfruttare al meglio i finanziamenti regionali». Fondamentale è e sarà anche il sostegno di Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo e Moda.
L’alleato vincente. Il poter sempre contare sulla Camera di commercio di Cremona è strategico, grazie a un personaggio carismatico come Gian Domenico Auricchio (commissario straordinario della Camera stessa) che ha da sempre un legame speciale con Crema. «La cosmesi è diventata la quarta gamba dell’economia provinciale che si è aggiunta a meccanica, agroalimentare e siderurgia» ha detto. E ha aggiunto: «Crema Beauty Days è un importante tassello per il raggiungimento del Cluster che renderà strutturale questa realtà economica. Il Pil provinciale è fortemente sostenuto da questo settore che ha una spiccata propensione all’export ed è fortemente innovativo, con ricadute forti anche in termini di impatto sociale e occupazionale sul territorio».
Spalle forti. Sono quelli di Cosmetica Italia il cui presidente, Benedetto Lavino, ha fornito numeri interessanti sul settore: «Contiamo 650 aziende e fatturiamo 15 miliardi. Le previsioni per il 2024 proiettano un ulteriore andamento positivo, +9,8%, che porterà il valore del fatturato a 16,5 miliardi. A incidere su questi numeri sono le esportazioni, che valgono 7 miliardi (+19,5% rispetto al 2022). Oltre il 60% della cosmesi consumata nel mondo è prodotta nel Cremasco».
Giovedì 26 settembre: Innovation Day. Week end 27 e 28 settembre: Masterclass con esperti di make-up, artist e armocromisti. Talk: convegni (tra cui quello di medicina estetica). «Skills for the future»: formazione post-diploma e universitaria, frontiere della ricerca. «Open Beauty»: visita alle aziende delle cosmesi cremasche. Percorso olfattivo nelle dimore storiche della città. «Beauty in piazza»: dimostrazioni produttive delle aziende in piazza. Spettacoli teatrali e musicali. «Corner della bellezza», postazioni di make-up in centro città.