Incontro promosso dal Gruppo Innovazione di Confcommercio con Assintel

Più spesa per il digitale, ma “se il nostro cliente non capisce, non compra”

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Tutti sul pezzo. Attenti, interessati e propositivi. Sono gli imprenditori e manager di 40 aziende cir- ca che hanno partecipato al Crit all’incontro promosso dal Gruppo Innovazione di Confcommercio, indetto insieme ad Assintel, associazione nazionale che aderisce a Confcommercio-Imprese per l’Italia e punto di riferimento delle Imprese di Information & Communication Technology e Digitali con quasi 800 imprese associate (20% di startup innovative) e 6 Comitatiterritoriali.

Partiamo subito dalla buona notizia: il comparto è in crescita. «Un anno che si chiude con il sorriso» ha subito specificato Andrea Ardizzone, direttore generale di Assintel, presentando i dati aggiornati di “Assintel Report 2022” realizzato insieme a IDC Italia, società di ricerca indipendente. «Quest’anno la spesa delle aziende italiane per l’ICT» ha rimarcato, «è cresciuta del 5,4% rispetto al 2021 raggiungendo la cifra di 36,341 miliardi di euro». E molto probabilmente andrà meglio nel 2023 perché, secondo il Report, si arriverà a quota 38,125 miliardi.

La crescita del mercato ICT Business, divisa per percentuale, ha visto i 36,3 miliardi spesi dalle aziende clienti nei servizi IT per il 33%, nell’acquisto di software per il 27% e di hardware nel 25% e, infine, nei servizi TLC per il 15%.

Se invece si guarda la dimensione delle imprese per numero di personale nel settore IT Business, i 30,77 miliardi sono stati spesi per il 48% da grandi aziende con oltre 250 addetti, per il 23% da piccole ditte con 1-9 unità, per il 15% da imprese con 50-250 lavoratori e infine per il 14% da aziende da 10 a 49 addetti. Infine per quanto riguarda i 5,57 miliardi di crescita nel comparto TLC Business, questa è la suddivisione percentuale: 42% (1-9 addetti), 35% (oltre 250), 12% (40- 49), 10% (50-250).

All’interno di questo trend in crescita, la parte del leone l’ha giocata la Lombardia con una quota del 25% del mercato nazionale ICT e con una spesa complessiva di 9 miliardi effettuata da 695.154 imprese digitalizzate.

In quale area innovativa la Lombardia ha dimostrato di avere una marcia in più? Sicuramente “nei nuovi modelli di relazione con il pubblico”, segnala il Report 2022 di Assintel, poi nella “creazione di nuovi servizi a valore aggiunto ai prodotti venduti”, e, infine, nei “modelli di business improntati alla sostenibilità”.

Molti gli interventi. Ne riportiamo alcuni che sottolineano il polso della situazione nel Cremonese. «Le aziende soprattutto quelle sane, cominciano a investire in tecnologia per avere maggiore efficienza, mentre quelle sull’orlo del fallimento non ci credono più». Per quanto riguarda la Cybersecurity, «c’è tanta informazione, ma sono ancora pochi gli investimenti. Anche perché sono entrati sul mercato dei competitor fasulli». Secondo alcuni «si sta ancora gestendo l’emergenza» e se non c’è stato il boom di crescita sperato, la colpa è stata anche di troppi fattori negativi concomitanti quali l’inflazione, la crisi energetica, le conseguenze della guerra in Ucraina, il terrorismo informatico.

Su un fatto tutti hanno concordato: in netta controtendenza rispetto al momento economico generale, il comparto dei servizi IT e ICT Business è cresciuto e continuerà a crescere.

Anche se le micro e piccole aziende investono ancora poco nel digitale (2mila euro l’anno nelle aziende da 1-9 dipendenti, «il costo di due telefonini e poco più») e affrontano il pericolo cyber a mani nude («Grazie, ho già l’antivirus» è una delle giustificazioni ricorrenti), sono stati in molti a prevedere che “nel 2023 arriveranno sul mercato anche le più piccole” perché, come ha detto Deborah Ghisolfi, presidente del Gruppo Innovazione di Confcommercio di Cremona, «gli strumenti di information technology stanno diventando imprescindibili per qualsiasi azienda, al di là della dimensione e del settore in cui opera». «Per le aziende digitali e di TLC, però» avverte, «diventa indispensabile creare nuovi modelli di relazione con i clienti, come dice il Rapporto di Assintel, e far capire alle imprese che la loro trasformazione tecnologica passa sì dall’utilizzo di strumenti digitali, ma anche dalla formazione dell’imprenditore e dei suoi dipendenti». Un concetto che ben ha sintetizzato uno dei partecipanti al convegno: «Se il cliente non capisce, non compra».

Sportello Innovazione, che cosa offre

Stefano Anceschi, direttore generale di Confcommercio

E’ stato aperto, il 14 novembre scorso, dalla Confcommercio di Cremona, lo SPIN, cioè lo Sportello Innovazione che supporta le imprese socie nel percorso di innovazione e trasformazione digitale. Lo ha annunciato il direttore generale di Confcommercio, Stefano Anceschi. «Sono orgoglioso di questo nuovo servizio» ha detto, «perché lo Spin cremonese è all’interno di una rete nazionale di Sportelli che fanno capo ad EDI, l’Ecosistema Digitale per l’innovazione di Confcommercio, riconosciuto e accreditato dal Piano nazionale impresa 4.0 ed è in grado di offrire alle aziende, di qualsiasi categoria e in qualsiasi settore, servizi e soluzioni digitali di alto profilo».

E ancora: «Lo SPIN è la nostra piattaforma digitale di incontro tra domanda e offerta. Le aziende possono porre i loro problemi e a loro arriveranno le risposte degli esperti. Le nostre aziende associate del settore ICT potranno offrire servizi e opportunità nei molti settori che ci contraddistinguono: commercio, turismo, logistica, servizi e professionisti». Quali servizi? Ecco alcuni esempi forniti da Anceschi.

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Sportello Energia e Crediti di imposta: Confcommercio supporta le aziende

Per mitigare gli incrementi dei costi delle bollette energetiche, il Governo ha introdotto un credito d’imposta anche in favore delle imprese del commercio, turismo e servizi. Il credito viene erogato per le spese sostenute per l’acquisto di energia per il secondo e terzo trimestre 2022 (15% per l’elettricità e 25% per il gas) e per il periodo ottobre/novembre 2022 (30% per l’elettricità e 40% per il gas) oltre alla proroga prevista dal decreto Aiuti quater.

«Per dare un supporto concreto alle nostre imprese» specifica Stefano Anceschi, direttore di Confcommercio provincia di Cremona, «abbiamo attivato un nuovo “Sportello Energia – Crediti di imposta”, attivo negli uffici dell’Associazione a Cremona e a Crema; il servizio è specificatamente dedicato al calcolo del credito di imposta. L’esigenza di offrire questo servizio nasce dalla normativa vigente che semplifica la procedura di richiesta del bonus per le imprese che hanno un rapporto di continuità con il proprio fornitore

dal 2019: gli imprenditori potranno delegare al proprio fornitore, purché sia lo stesso del 2019, il calcolo dei crediti spettanti». «Diversamente» prosegue Anceschi, «il calcolo spetterà direttamente all’impresa, diventando un oggettivo problema per i nostri imprenditori che, in autonomia, dovrebbero determinare l’importo dei crediti sulla base di procedure di calcolo, particolarmente complesse, stabilite dell’Agenzia delle Entrate. Il nostro nuovo “Sportello Energia – Crediti di imposta” è rivolto alle nostre aziende associate o a quelle che vorranno associarsi ed ha l’obiettivo di supportare gli imprenditori in due modi: fornire assistenza al recupero dei dati necessari, che emergono dal dettaglio di tutte le fatture 2019 e 2022, e dare supporto per determinare il calcolo dell’eventuale credito di imposta spettante per le spese sostenute per l’acquisto di prodotti energetici».

Per maggiori informazioni si può contattare il numero 0372 567635

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