«Un’Italia con sempre più potenza fotovoltaica. Nel primo semestre di quest’anno sono stati installati 1.102 nuovi MW (MegaWatt) di fotovoltaico – più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2021 (406 MW) – arrivando a una potenza cumulata complessiva di 23,577 MW e un numero di impianti pari a 1.087.190. Ma con l’arrivo delle maxi-bollette, la voglia di tetti fotovoltaici – ne sono stati installati globalmente un milione – è incrementata notevolmente. Soprattutto fra gli imprenditori. Qualche esempio? Tanti. A2A – multiutility che opera anche in provincia di Cremona – ha acquisito il portafoglio di 4New, composto di impianti eolici e fotovoltaici per 157 MW, di cui 117 MW localizzati in Italia.
Energy, società nata nove anni fa come startup a Rovereto (e che nel 2021 ha registrato ricavi per 51,5 milioni di euro), attiva nel settore innovativo della produzione di sistemi di accumulo per il fotovoltaico, è sbarcata in Borsa nell’agosto scorso e in fase di collocamento ha raccolto ben 27,3 milioni di euro. «Siamo stati tenuti a galla dai pannelli fotovoltaici» racconta Luigi Rubbi della Plastic Technology di Albano Sant’Alessandro «altrimenti sarebbe stato un disastro: avremmo speso 10mila euro in più solo nella bolletta di luglio. L’obiettivo è partire da subito con i lavori di raddoppio dell’impianto fotovoltaico».
Anche Consim, il consorzio energia di Confimi Bergamo, sta puntando al fotovoltaico con un gruppo d’acquisto che, al momento ha raccolto l’adesione di 15 imprese, «ma sono in molti a chiamarci per chiedere di entrare nel consorzio, dice Michele Pievani, il presidente del consorzio. Un esempio virtuoso è il Comune di Capergnanica, nel Cremasco, che ha investito più di 2,5 milioni di euro negli ultimi cinque anni per mettere pannelli fotovoltaici sui tetti di quasi tutti gli edifici pubblici. «Ora possiamo ammortizzare con serenità l’onda d’urto di una crisi energetica mai vista
prima d’ora» avverte il sindaco Alex Severgnini. Tutti gli edifici pubblici sono dotati di impianti fotovoltaici e di relativi accumulatori di corrente anche nel Comune di Barzana grazie a bandi regionali. «Il risparmio energetico» dichiara il sindaco Luigi Fenaroli, «rappresenta una delle realtà imprescindibili dei nostri obiettivi». Ma andiamo avanti. La Burgo è un nome storico della carta con i suoi 1,8 miliardi di fatturato ed è un gruppo energivoro che deve fare i conti con un costo dell’energia che quest’anno peserà per il 25% circa sui costi totali (era il 12% nel 2021). Ma prova a tenere testa a queste tensioni. Spiega il ceo Ignazio Capuano: «Con un nuovo parco fotovoltaico da 12 MegaWatts, Burgo non acquisterà più energia elettrica, anche grazie a biomassa dal legno, e non brucerà più gas».
I nuovi uffici della Imequadri Duestelle – specializzata nella progettazione e produzione di una vasta gamma di quadri elettrici e che ha allargato il suo quartier generale a Urgnano – sono stati progettati a impatto zero grazie a un impianto fotovoltaico di oltre 200 KW che copre il fabbisogno dell’intera struttura. «Chiudere o ridurre la produzione non sono opzioni attuabili» avver- te Luigi Vago, presidente della Pan Chemicals di Rogno. La soluzione al caro-bollette? «Nel mese di ottobre entrerà a pieno regime l’impianto fotovoltaico la cui installazione è iniziata circa un anno fa. Ci permetterà di abbattere del 50% la spesa legata all’energia elettrica, anche se resta quella relativa al gas». Anche Fecs
(boom di ricavi nel 2021; 272,4 milioni di euro, + 66%), altro gruppo orobico, attivo nella raffinazione di metalli ferrosi e nella lavorazione dell’alluminio riciclato, ha installato un impianto fotovoltaico ex novo a integrazione di quello esistente, per un investimento di 1,5 milioni di euro, che ha creato una potenza complessiva di poco meno del 35% del fabbisogno energetico dell’azienda, mentre è pronto un altro investimento di 4 milioni per un nuovo Parco fotovoltaico con l’obiettivo di rendere ancora più autonomo il gruppo dal punto di vista elettrico.
«Non possiamo rallentare la produzione; da ottobre sarà operati- vo il nostro impianto fotovoltaico ampliato ulteriormente» dice Samuele Pirotto alla guida del gruppo Pirotto con sede a Pallare (Savona) che da 50 anni opera nel settore della carpenteria in legno. Work in progress a Ravenna per la costruzione, all’interno del porto, di un parco fotovoltaico di trenta ettari che sarà anche al servizio
della filiera produttiva sulla terraferma. Massiccia installazione di pannelli solari (200 kW) anche per BtB Transfer di Biovezzo in provincia di Brescia. «In questo modo, la maggior parte del consumo quotidiano di Btb Transfer non arriverà più da fonti fossili, ma da fonti rinnovabili» sintetizza Edoardo Bonomi, responsabile commerciale dell’azienda.
Per il 2023 è stato, invece, pianificato da Metalcoat, con sede a Bergamo (produzione e commercializzazione di acciaio e alluminio pre-verniciato con unacrescita del fatturato fino a 60 milioni), l’installazione di un impianto fotovoltaico «grazie al quale ridurremo del 30% il nostro consumo energetico» avverte il presidente e amministratore delegato Matteo Trombetta Cappellani, mentre il gruppo Feralpi (che fa acciaio da sempre) «sta investendo 120 milioni per la produzione di energia dal fotovoltaico» informa il presidente Giuseppe Pasini.