Bene gli aiuti, ma ora guardiamo al futuro

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Ecco il primo numero di Wip (acronimo di Work in progress), nuovo media che parla di econo- mia, di storie imprenditoriali, di uomini del fare e ispiratori di idee e contenuti. Già scorrendo i titoli sulla copertina si capisce qual è la mission del mensile: quella di stare davvero al fianco de- gli imprenditori proponendo loro idee, opinioni, esperienze, soluzioni che siano concretamente utili (non i soliti bla-bla-bla) alle loro imprese oggi costrette a lavorare nel mezzo di una tem- pesta perfetta fatta di rincari esponenziali delle materie prime, di carenza dei materiali, di costi del metano alle stelle, di salatissime bollette della luce, di riduzione dei margini e di rischi di cali o di interruzioni dell’attività produttiva. Siano, quindi, benvenuti gli aiuti del governo Draghi per tamponare le difficoltà delle aziende. Ma è necessario guardare più lontano. Ecco il motivo dell’inchiesta sui cogeneratori da abbinare agli impianti fotovoltaici per abbattere il costo dell’e- nergia. Tanti imprenditori, grandi e piccoli, l’hanno già fatto. Con soddisfazione.

Ci guideranno due principi. Il primo: non importa da chi e da dove ci arriveranno idee e infor- mazioni, l’essenziale è che siano vantaggiose per gli imprenditori. Il secondo: per ogni problema c’è sempre una soluzione o per rialzarsi o per continuare a crescere. Ed è con questo spirito di servizio che Wip – mettendo a confronto varie esperienze imprenditoriali costellate sì di succes- si, ma anche di lente risalite – vuole esorcizzare le ansie vissute quotidianamente da artigiani e industriali, alcuni dei quali oggi sono sull’orlo di una crisi di nervi.

I veri imprenditori sono sempre al fronte, pronti alla competizione. Caparbi non solo nel soprav- vivere – visto il rincaro delle materie prime che sta minacciando l’esistenza di molti operatori – ma anche nel non rinunciare a crederci e nell’innovare. E sanno trasmettere alle prossime ge- nerazioni il gusto del rischio, non la paura di affrontarlo.

Abbiamo scelto il periodo peggiore per entrare nelle imprese con un nuovo prodotto editoriale? Può darsi. Ma con un’economia di guerra che si sta avvicinando, vogliamo contribuire a salvare tanti soldati Ryan, cioè i piccoli e medi imprenditori che, nonostante tutto, continuano a offrire lavoro, a produrre benessere e ricchezza; senza di loro questo Paese sarebbe da tempo alla deri- va. Eppure, a volte, sono costretti a operare in un clima di malcelata sopportazione come se non fosse già abbastanza impegnativo alzarsi ogni mattina per acquisire clienti e mercati nonostan- te il peso morto della burocrazia e delle troppe tasse.

Informeremo sui prodotti innovativi e vincenti che hanno «spaccato sul mercato», sulla vera formazione che sviluppa le competenze per migliori posti di lavoro, sulle scuole che premiano il merito e creano professioni ad alto valore aggiunto, sulle novità in fatto di tecnologie, di digitale, di automazione, di intelligenza artificiale e di robotica, senza disdegnare le strategie per quo- tarsi e investire in Borsa, con digressioni nel Metaverso fino ai consigli degli esperti per evitare imbroglioni e cattivi pagatori.

Dopo i valori, le nostre battaglie. Ci batteremo su tematiche che davvero contano per le imprese, lasciando le sterili polemiche ad altri.
Infine, non si vive di solo lavoro: varie rubriche saranno dedicate al lifestyle, cioè all’arte di vivere bene che comprenderanno sport, cultura, divertimento, cibo, fitness, salute. E altro ancora.

Noi siamo già un cantiere aperto.

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