L’azienda del Bella Lodi premiata anche a livello mondiale

Maestri del grana “nero” e della raspadüra sfidano i rincari energetici

Produzione al “top” e attenzione all’ambiente: si punta su green energy e packaging eco-compatibile al 100%

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La storica Pozzali Lodigrana, nata a Lodi nel 1974 dall’azienda agricola di famiglia, grazie ai tre fratelli IvanSecondo Francesca Pozzali, ha traslocato la sua sede e negli anni ha sviluppato la sua produzione nello stabilimento di Casaletto Ceredano (per poi ampliarsi con quello di Trescore Cremasco), portando avanti i successi già ottenuti con il noto Grana “nero” (inconfondibile crosta di colore nero) e altri prodotti caratterizzati da uno scrupoloso disciplinare di produzione e l’utilizzo di latte fresco a km zero. Il marchio Bella Lodi® – nome coniato per valorizzare le origini lodigiane dell’azienda – è riconosciuto e apprezzato grazie alla qualità dei suoi prodotti che vede il Grana e la Raspadüra gli autentici alfieri di una produzione d’eccellenza.

Per avere una vaga idea di dove si può collocare l’azienda della famiglia Pozzali, basti pensare agli importanti riconoscimenti e premi ricevuti, fra cui diverse medaglie al World Cheese Award, la competizione internazionale di riferimento nel mondo dedicata ai formaggi con una giuria composta da 250 esperti, provenienti da oltre 30 paesi del globo. Tra le partnership memorabili c’è anche una collaborazione con la nota azienda di champagne Dom Pèrignon, quando la grand maison francese scelse Bella Lodi come partner di abbinamento in occasione di un tour eno-gastronomico promozionale. Tutto questo è stato possibile solamente grazie a degli elevati standard di produzione e all’indiscussa qualità dei prodotti, apprezzati e valorizzati anche nel mondo dell’alta ristorazione.

La distribuzione dei prodotti, attraverso la GDO, avviene per l’80% nelle Regioni del Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Liguria sono quelle in cui l’azienda esporta di più), ma raggiunge anche le tavole delle regioni del Centro e del Sud coprendo gran parte dello stivale oltre a fornire alcuni paesi d’Europa ed extra UE come Canada e Giappone.

L’azienda, che conta circa 70 dipendenti fra casari e operatori del reparto produzione, amministrazione, reparto commerciale, logistica, qualità e marketing, «sta per affrontare una prova abbastanza ardua dettata dai rincari dell’energia, delle materie prime (latte in primis) e di tutti gli aumenti dei materiali per l’imballaggio e il confezionamento» ci dice il responsabile Marketing Marco Montemezzani, che aggiunge: «La produzione sta lavorando a pieno regime e abbiamo anche fatto un salto in avanti per quanto riguarda l’ambiente e l’eco-sostenibilità».

Rincari energia e prezzi delle materie prime alle stelle. Come difendersi?
«L’unica strategia che possiamo adottare è quella di adeguare l’azienda con fonti di energia rinnovabile; per quanto riguarda le materie prime purtroppo dovremo adattarci alle dinamiche di mercato».

L’aumento dei costi condizionerà anche il prezzo dei prodotti al dettaglio?
«Nonostante il triplicarsi dei costi interni, per ora siamo riusciti a mantenere i prezzi al dettaglio in linea con gli anni precedenti e questo penso sia un importante punto a nostro favore. Purtroppo non potremo non adeguarli in futuro proprio perché il mercato ce lo impone». 

Uno sguardo al futuro significa anche green. Come vi state adattando?

«Ritengo che con le confezioni 100% riciclabili e compostabili diamo una risposta concreta alle esigenze ambientali del nostro pianeta».
Dal punto di vista del marketing e della comunicazione come si sta muovendo l’azienda?

«Cerchiamo di investire in modo strategico sul marketing. Sicuramente i nostri sono prodotti che si prestano molto al contatto diretto con il cliente, e quindi puntiamo sulle degustazioni guidate direttamente sulla GDO. Inoltre siamo molto presenti sui nostri canali social con aggiornamenti e pubblicazioni quotidiane. Oltre a questo, abbiamo anche mandato in onda due spot durante la finale di Masterchef».

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