Benessere

Se la cuffia non ruota più è causa di forti dolori

Perché la spalla comincia a far male

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I dolori alla spalla sono piuttosto frequenti soprattutto tra le persone di mezza e terza età. Quando la spalla fa male, siamo spesso di fronte a un’infiammazione della cuffia dei rotatori. Si chiama cuffia perché i suoi tendini formano una vera e propria cuffia intorno alla testa dell’omero per proteggere l’intera articolazione. L’infiammazione procura non solo dolore, ma anche limitazioni funzionali che incidono sulla vita di tutti i giorni e può essere causa di ulteriori problemi. Lo ha ben spiegato il dottor Pietro Agostini al quotidiano «Eco di Bergamo».

In sostanza, ha chiarito il medico fisiatra, «la spalla è l’articolazione più libera del corpo umano», la cui stabilità dipende «dai muscoli della spalla che svolgono per questo, un lavoro notevole e continuo». E tra le eccessive sollecitazioni dei tendini della cuffia ci possono essere traumi, carichi sbagliati, movimenti scorretti e ripetuti nel tempo. Le conseguenze? «Stiramenti, strappi, piccole lesioni dei suoi muscoli e del muscolo capolungo del bicipite che diventano, poi, la causa, dell’infiammazione». Il primo sintomo è il dolore. Che si manifesta soprattutto quando, per esempio, infiliamo il braccio in una giacca o ci infiliamo il maglione o ancora quando prendiamo un oggetto in alto. Questo dolore causa reazioni di compenso come l’irrigidimento dei muscoli del collo. La rigidità provoca a sua volta una contrattura e questa è la causa di altri dolori che possono arrivare dietro le scapole e lungo il braccio.

Come si cura l’infiammazione della cuffia? «Si comincia con una terapia di supporto farmacologico insieme a terapie fisiche: Tecar e ultrasuoni abbinati tra loro. La prima è efficace con il suo effetto di riassorbimento in particolare in presenza di borsite o infiammazione acuta. I secondi disinfiammano e ammorbidiscono la muscolatura, favorendo un processo di rilassamento della cuffia stessa».

Così, però, si curano i sintomi, ma non le cause. Per raggiungere un completo recupero funzionale, quindi, bisogna intervenire con messaggio terapeutico («per decontrarre i muscoli irrigiditi e sciogliere gli eventuali compensi del collo e del cingolo scapolare») e fisioterapia («per ripristinare correttamente i rapporti articolari e rinforzare la muscolatura»).

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